I genitori e le foto dei figli pubblicate sui social network.

Mi sono trovata a discutere con altre mamme della pubblicazione su facebook delle foto dei figli. Alcune lo fanno, altre sono contrarissime. Ci sono normative a riguardo? Cosa ne pensa? Mari.

Cara Mari,

la tentazione di far vedere a tutti quanto sono belli e bravi i nostri figli è comune. La consegna di immagini di minori (ma non solo) all’immortalità della rete, però, è da ben ponderare e, a mio avviso, in definitiva preferibilmente da escludere. Ciò per diversi motivi. Innanzitutto la pubblicazione di un ritratto richiede il consenso della persona fotografata. Si tratta di un principio generale dettato dalla legge sul diritto d’autore. Pertanto bisogna escludere in radice la pubblicazione delle immagini di altre persone – e, in particolare, dei figli altrui! – se non è stato rilasciato (espresso) consenso. Quanto ai propri figli: i genitori, nell’ambito della responsabilità genitoriale, prendono quotidianamente decisioni per i figli (scuola, cure mediche, interventi chirurgici, gite scolastiche etc.). Quindi è innegabile che essi – e solo essi – possano anche decidere se pubblicare le foto dei loro piccoli. Non si deve, però, da un lato sottovalutare il rischio che queste immagini vengano viste e utilizzate da persone malintenzionate (es. pedofili). Sulla gravità di questo rischio è intervenuta anche di recente la Polizia Postale, richiamando le mamme a non aderire a una catena che le invitava a postare su facebook foto di cui andavano orgogliose. Particolarmente rischiosa è la pubblicazione di immagini che consentano di collegare i bambini a luoghi che frequentano (asili, scuole etc.). Oltre a ciò, credo che non ci si possa esimere dal considerare che la responsabilità genitoriale consiste in un insieme di poteri-doveri dei genitori, che questi devono esercitare nell’esclusivo interesse dei figli. La pubblicazione di fotografie sui social network non solo non sembra rispondere a un chiaro interesse del minore che sorregga la scelta del genitore, ma potrebbe addirittura ledere l’immagine del minore, che, una volta cresciuto, potrebbe non gradire la costante reperibilità in rete di fotografie che lo ritraggono, magari in pose buffe o, comunque, che avrebbe preferito restassero confinate nell’album di famiglia. Dunque la migliore tutela è non postare le foto dei propri figli.

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