Pignoramento dello stipendio e minimo vitale.

Lavoro part-time come cassiera e ho uno stipendio di circa 400 euro al mese. Ho smesso di pagare le spese condominiali, perché anche mio marito guadagna poco e non riusciamo a far fronte a tutto. Rischio il pignoramento dello stipendio anche se è così basso? Degli amici mi dicono che è impossibile, perché sono al di sotto del minimo vitale. Carla.

Cara Carla,

mi dispiace, ma le cose non stanno come dicono i suoi amici. Il concetto di “minimo vitale” è stato elaborato dalla giurisprudenza con riferimento alle pensioni, che hanno una parte assolutamente intangibile dai creditori, pari all’assegno sociale (per l’anno 2016 euro 448,07 euro mensili) aumentato della metà. Ciò non vale, invece, per lo stipendio, come anche recentemente ribadito dalla Corte Costituzionale (sent. 3.12.2015, n. 248), che da sempre sottolinea la differenza tra stipendio e pensione: solo la seconda ha natura assistenziale e, dunque, la condizione del pensionato grava in qualche modo su tutta la collettività, giustificando un maggior sacrificio anche dei diritti del creditore. Anche dopo le recenti riforme lo stipendio, invece, resta pignorabile, anche qualora esso consista in un importo molto basso, in generale, nel limite del quinto (fino alla metà nel caso in cui concorrano crediti per cause diverse: tributi, alimenti e altre cause; in misura maggiore, a seguito di autorizzazione del giudice, per i crediti alimentari). Limiti particolari, legati proprio all’ammontare del reddito, sono ora previsti per i pignoramenti per crediti tributari, ma non è il suo caso. Il condominio potrebbe, quindi, pignorare fino al quinto del suo stipendio netto. A giudizio della Corte, la possibilità del creditore di agire per il pagamento non può essere sacrificata totalmente. La tutela della dignità del lavoratore, per quanto è evidente che la privazione di una parte del salario è un sacrificio molto gravoso per il lavoratore scarsamente retribuito, è assicurata dalla legge solo con il limite del quinto. Si è di fronte al contemperamento di due interessi, entrambi considerati meritevoli di tutela. Pensi, infatti, che il mancato pagamento delle spese condominiali da parte sua, per quanto umanamente comprensibile, determina un aggravio per le altre famiglie di condomini.

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